Qual è la vostra definizione di Knowledge Management?
Un detto comune racconta come le cose più di valore siano quelle che non si vedono, che non si riescono a toccare fisicamente con mano, che sembra addirittura non ci siano. Se prendessimo una bilancia e volessimo pesare asset aziendali come la creatività, il talento, la conoscenza personale e la cultura, probabilmente la lancetta rimarrebbe immobile. Eppure, questi sono asset strategici che permettono alle aziende di essere innovative e competitive. Asset strategici che sono spesso sparsi tra il capitale umano aziendale e che possono essere fatti fruttare al meglio solo se messi a fattor comune.
Fassi considera il Knowledge Management come opportunità per potenziare tali asset, come quell’insieme di iniziative volte valorizzare e sviluppare il capitale intellettuale aziendale, attraverso la sua formalizzazione, condivisione, diffusione e protezione.
Cosa vi ha motivato a partecipare al progetto Cluster?
Il Knowledge Management è stato per Fassi un percorso nuovo.
Il poter condividere i primi passi, le aspettative, le esperienze, i successi e le difficoltà con altre aziende aventi obiettivi comuni è stato per Fassi un acceleratore di idee, motivazioni e convinzioni.
Ulteriore valore aggiunto è stata la presenza di un esperto in materia come il prof. Schiuma, il quale, assecondando le varie specificità, ha guidato ogni partecipante nell’acquisire quelle conoscenze e competenze necessarie per introdurre nella propria azienda una metodologia di gestione della conoscenza.
Quali obiettivi persegue la vostra azienda attraverso questa iniziativa?
L’introduzione di azioni volte a gestire la conoscenza aziendale hanno per Fassi due obiettivi principali tra loro collegati: da un lato la volontà di promuovere e diffondere una cultura all’apprendimento continuo e alla condivisione della conoscenza, dall’altro l’efficientamento e l’omogeneizzazione dei processi alla base della creazione del valore aziendale, come ad esempio quelli di progettazione, prototipazione e ingegnerizzazione delle gru.
Il focus inziale sarà di natura organizzativa, concentrandosi sulla gestione e sviluppo del capitale umano, per poi intraprendere azioni a carattere tecnologico attraverso lo sviluppo del capitale informativo.