La quarta rivoluzione industriale è in atto, il digitale sta trasformando il nostro modo di lavorare e le tecnologie abilitanti, base della cosiddetta Impresa 4.0, sono in continua evoluzione.

Per applicare in modo vantaggioso le innovazioni in essere, e rinnovare così processi produttivi e modelli organizzativi, le aziende devono, oggi più che mai, stare al passo con i cambiamenti e conoscere le nuove tecnologie “Usare il linguaggio digitale è indispensabile per tutti – dichiara il Presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti – ma lo è ancora di più per le imprese che competono su diversi mercati. Comprendere le soluzioni offerte dal digitale offre agli imprenditori l’opportunità di diventare protagonisti attivi del cambiamento senza subirlo.

Molte aziende ne sono consapevoli, ma ci sono ancora tante realtà che fanno fatica a capire i vantaggi legati all’adozione delle nuove tecnologie. Ecco perché le Camere di Commercio hanno creato il network dei PID – Punti Impresa Digitale – nati per far accrescere nel sistema produttivo la conoscenza delle potenzialità offerte dalla digitalizzazione. In un anno la rete degli 88 PID sparsi in tutta Italia ha già aiutato oltre 30mila imprenditori a familiarizzare con i vantaggi delle tecnologie 4.0”. “Il PID di Bergamo – prosegue il Segretario generale della Camera di Commercio Maria Paola Esposito – è gestito dalla nostra Azienda Speciale Bergamo Sviluppo. Il suo compito è favorire l’innalzamento della consapevolezza, da parte delle imprese e dei professionisti bergamaschi, sulle possibili soluzioni offerte dal digitale e dalle tecnologie 4.0, promuovere la conoscenza e l’utilizzo dei servizi e dei processi digitali già in uso nella nostra Camera di Commercio, assistere le imprese a valutare la propria maturità digitale e svolgere un ruolo di orientamento verso strutture più specialistiche come i DIH, i Competence Center e gli altri Centri accreditati”. “Il nostro PID – sottolinea il Presidente di Bergamo Sviluppo Angelo Carrara – nel corso del 2018 ha realizzato per le imprese locali una serie di attività e servizi di informazione, formazione e orientamento per diffondere la conoscenza delle tecnologie 4.0 disponibili e i vantaggi derivanti da investimenti in questo tipo di innovazioni. Non dimentichiamo però che il passaggio delle imprese verso il digitale è stato anche sostenuto economicamente, grazie ai fondi messi a disposizione dalla nostra Camera di Commercio. Lo scorso anno sono infatti stati finanziati ben 3 bandi”. “Lo stanziamento camerale 2018 per rendere le nostre Pmi più consapevoli delle opportunità del digitale – continua Elena Fontana, componente del Cda di Bergamo Sviluppo – è stato pari a 1,5 milioni, messi a disposizione tramite voucher. Sui bandi, tutti chiusi anticipatamente rispetto alle scadenze fissate, sono pervenute 225 domande.

E per permettere alle imprese locali di continuare ad investire nella propria innovazione digitale, un nuovo bando è stato aperto il 10 aprile scorso con una dotazione di 400 mila euro: l’impegno della Camera di Commercio ad incrementare la digitalizzazione del sistema imprenditoriale locale prosegue quindi anche per il 2019”. Per Miriam Gualini, vice Presidente di Bergamo Sviluppo “il bilancio di oltre un anno di attività PID è davvero molto positivo: da dicembre 2017 ad oggi sono stati organizzati 17 seminari settoriali e tematici, 9 corsi esperienziali sui principi della metodologia lean applicata in ambito office e produttivo, e gli eventi PID Innovation Day, Bul Factor Banda Ultralarga e Crowdfunding nell’ambito del progetto regionale “Fintech tutor”. Oltre 750 le imprese e i professionisti che hanno partecipato ai seminari e ai corsi e che si sono così avvicinati ai tanti temi trattati che hanno spaziato dalla realtà virtuale e aumentata alla stampa 3d, dalla cyber security ai big data analytics, dall’iot all’intelligenza artificiale fino agli smart robot e cobot, al CRM e all’innovazione digitale per il settore retail”. “Ma l’impegno del PID va anche nella direzione di supportare le imprese locali ad analizzare il proprio livello di maturità digitale
per rendere il proprio business più competitivo – dichiara Alberto Brivio del Cda di Bergamo Sviluppo – Attraverso lo strumento dell’assessment, sia nella forma del test di autovalutazione SELFI4.0 disponibile sul sito nazionale dei PID, sia dello ZOOM4.0 realizzato su appuntamento con tecnici esperti, 217 imprese e liberi professionisti locali hanno ad oggi potuto individuare i propri punti di forza e di debolezza sul fronte digitale e iniziare gli interventi necessari per accelerare il proprio percorso di digital trasformation”. “Nel 2018 a livello nazionale – spiega il Direttore di Bergamo Sviluppo Cristiano Arrigoni – sono state quasi 8mila le imprese che hanno misurato gratuitamente online la propria maturità digitale con il test SELFI4.0. Cinque i livelli di maturità identificati dal test: esordiente, apprendista, specialista, esperto e campione. L’11% delle imprese che hanno effettuato il self assessment a livello nazionale è risultato esordiente, ossia legato a una gestione tradizionale dell’informazione e dei processi, il 49% è risultato apprendista, utilizza cioè strumenti digitali di base, il 30% è specialista con una buona digitalizzazione dei processi, il 7% è esperto poiché applica con successo i principi 4.0, e solo il 3% è risultato essere campione con una buona digitalizzazione dei processi a livello di tecnologie 4.0.

Tre imprese su 5 sono ancora in uno stadio iniziale di digitalizzazione”. E a livello locale? “Il quadro della maturità digitale – prosegue Norma Scandella, componente del Cda dell’Azienda Speciale – è simile a quello nazionale: la maggior parte delle imprese o dei liberi professionisti che hanno compilato il test è risultato infatti apprendista e specialista digitale. Per questo l’accompagnamento delle imprese verso il digitale proseguirà anche nel 2019: sono infatti state pianificate diverse attività formative e la possibilità di effettuare gli assessment su appuntamento tutto l’anno”.