Basta guardare cosa ci siamo lasciati alle spalle nel corso del terribile 2020 e poi nell’inverno 2021, con la pandemia che “mordeva” non solo l’economia e i mercati, ma anche le coscienze e gli entusiasmi, per dire con soddisfazione che le imprese e le realtà che fanno parte del Consorzio Intellimech hanno compiuto qualcosa di veramente straordinario. Diciamocelo e diciamolo chiaramente a tutti: siamo stati bravi! Lo affermiamo senza trionfalismi, ma con la consapevolezza di quello che abbiamo passato. Mentre Covid-19 dominava le nostre attività e ci inquietava da ogni punto di vista, mentre ancora i vaccini non c’erano (sembra un secolo fa, ma pensate che le prime vaccinazioni non hanno neppure un anno di vita!), gli associati al Consorzio Intellimech non si perdevano d’animo e continuavano a sviluppare progetti e condivisione di esperienze.

Lavoravamo spesso “a distanza”, ma ci siamo sempre sentiti vicini
Il Consorzio ha sempre operato con grande impegno, a partire dal suo team di ricercatori, mantenendo alta la guardia contro il virus e allo stesso tempo continuando a fare crescere le attività, le idee e i percorsi di innovazione. Ritengo che la dimostrazione forse più significativa di questa capacità di confrontarsi con un evento pandemico mondiale senza perdersi d’animo sia stata la nascita di JOiiNT Lab. Abbiamo creduto nel progetto anche nei mesi più difficili. Hanno creduto in questo sviluppo Intellimech, IIT, Kilometro Rosso, Confindustria Bergamo. E altrettanto tenaci sono state le aziende che per prime hanno detto: “Andiamo avanti!”. Adesso che il nuovo laboratorio funziona concretamente, sviluppa i progetti previsti ed è una fucina di competenze in costante implementazione, ci sembra quasi scontato che sia così. Ma in realtà il fatto che esso esista è dovuto ancora una volta alla volontà di chi ha creduto nel futuro anche quando sembrava che questo fosse molto incerto. Una visione che ho sempre definito “lungimirante”.

Che cosa significa “visione lungimirante”?
Significa saper vedere più a lungo termine rispetto alle contingenze della quotidianità. È quanto si evidenzia anche riguardo al tema della digitalizzazione delle imprese: un’evoluzione che giudico ineludibile e determinante per la vita stessa delle aziende. Ora più che mai.
È stata infatti proprio la pandemia e ciò che ha comportato ad indicarci l’esigenza stringente di accelerare i tempi su questo processo evolutivo. Chi era già pronto e aveva già investito è stato chiaramente favorito. Altri (tanti, fortunatamente) sono corsi ai ripari, hanno recuperato terreno. Anche se, lo sappiamo, andare di corsa e sotto stress può pregiudicare la lucidità di certe scelte. Ecco un secondo punto essenziale: lucidità. L’impresa lungimirante non solo vede lontano, supera gli orizzonti del “qui e ora”, ma attua decisioni che si rivelano quelle giuste. Come lo può fare? Oggi anche e soprattutto con la capacità di analizzare i dati.