Il Digitale si sta rilevando fondamentale in molte aree di attività, cosi come per mantenere i rapporti personali nelle condizioni imposte dalla pandemia di coronavirus. Il digitale è chiaramente una delle colonne portanti per sostenere le aziende nell’affrontare questo momento senza precedenti.

“Basta osservare come è mutato il modo di lavorare e di vivere in queste ultime settimane – sottolinea Gianluigi Viscardi – e come vengono utilizzate in modo sempre più massiccio le potenzialità delle videoconferenze, sia per riunioni di lavoro che per dialogare con familiari e amici. L’arco di vantaggi offerti dalla digitalizzazione spiccano con sempre maggiore chiarezza. Con adeguate soluzioni digitali, ad esempio, si può anche proteggere meglio la salute dei dipendenti, e indirettamente quelle di clienti e fornitori. Il digitale, mantiene attivi i fili relazionali con i propri interlocutori e quindi ci aiuta a prendere decisioni ed agire. Inoltre ci permette di guardare con più attenzione ai costi e quindi di mantenere la competitività. In sintesi: permette di non fermarsi! “

Le aziende che avevano già attivato significative iniziative di trasformazione digitale e modernizzato la loro infrastruttura IT stanno rilevando maggiore continuità aziendale?

“Sicuramente. Pensiamo alle aziende che avevano già le condizioni di attivare soluzioni di smart working. Il posto di lavoro digitale è parte integrante della continuità aziendale: non è uno slogan, ma una reale opportunità organizzativa. Aver digitalizzato i processi, permette alle aziende di attivare anche modelli di collaborazione agili e flessibili che consentono l’attivazione di team di lavoro interfunzionali decentralizzati, che possono coinvolgere anche clienti e fornitori permettendo così di gestire problemi della catena di approvvigionamento e un collegamento costante della filiera con fornitori e clienti. Ma anche attivare servizi di manutenzione remota di sistemi di produzione facendo leva su uno spirito di squadra e capacità creative di risoluzione dei problemi. Quando si tratta in particolare di clienti e partner, sono necessarie soluzioni rapide ai problemi e fiducia nella cooperazione. Il lavoro agile e una cultura aziendale basata sulla cooperazione si rivelano una risorsa strategica.

Ulteriore aspetto: dal punto tecnico i vantaggi del cloud computing sono chiaramente evidenti nell’attuale crisi. aziende che fanno utilizzo di soluzioni cloud hanno ora vantaggi competitivi non solo in termini tecnici ma anche economici. Chi ha implementato sia applicativi gestionali, ad esempio ERP, che soluzioni di Business Intelligence può effettuare velocemente analisi dei dati, tracciabilità di prodotto e ovviamente avere una capacità di previsione molto più attendibile e basata su dati e non su sensazioni.

Queste stesse aziende possono mantenere una maggiore calma decisionale anche in periodi turbolenti ed essere un passo avanti rispetto alla concorrenza. Gli impianti di produzione fortemente automatizzati, cosi come i centri logistici e le catene di approvvigionamento possono mantenere attive la produzione e la distribuzione osservando le restrizioni. La manutenzione remota delle macchine connesse in rete (una delle prerogative del Piano Nazionale Industria 4.0) riduce la necessità di far ricorso al personale di assistenza in loco.”

Gli esempi ora ricordati evidenziano la rilevanza strategica degli investimenti in tecnologie digitali. anche e soprattutto nel caso delle PMI. Come procedere in misura più consistente a questa evoluzione?

“Il mio suggerimento è che le aziende dovrebbero avere due tipologie di contromisure, che vedono ancora una volta il digitale come fattore abilitante: una di breve termine ed una di più ampio respiro.
A breve termine le aree di intervento delineate sono elementi costitutivi di una resilienza digitale. L’implementazione delle misure varia in termini di tempo e capacità di spesa, a seconda della maturità digitale dell’azienda e della loro capacità di innovare. Soprattutto è importante stabilire chiaramente le priorità delle azioni e affrontare la relativa attuazione in modo agile. Impostare cruscotti per il monitoraggio della crisi e avere le informazioni chiave sotto controllo. Ovviamente però è necessario rivedere anche quelli che sono i piani d’azione di medio lungo termine sfruttando al meglio le potenzialità che offrono le soluzioni digitali. Le aziende devono prepararsi al fatto che situazioni di crisi come il coronavirus si potranno verificare ancora o addirittura non possiamo sottostimare l’ipotesi che potrebbero diventare una regola piuttosto che una eccezione.

Le azioni che ho evidenziato non devono essere viste come ipotesi o ancora peggio solo, seppur importante, in una logica di costo, ma come un investimento nel successo a lungo termine di ogni azienda. Ovviamente, come in ogni situazione di criticità, l’imprenditore deve avere gli elementi e la capacità per poter valutare la validità delle soluzioni sul tavolo. Anche per questo motivo mi sento di suggerire agli imprenditori di fare riferimento ad un’organizzazione come i Digital Innovation Hub della rete Confindustria e alle Antenne Territoriali collegate (l’antenna territoriale di Bergamo – Digital Innovation Hub Bergamo – è operativa ed ha sede presso il Kilometro Rosso Innovation District). Con la loro collaborazione è utile svolgere una prima fase di analisi e poi avvalersi dei Competence Center (di emanazione del Ministero dello sviluppo economico-MISE) presenti sul territorio nazionale, per la parte implementativa e di formazione. Queste organizzazioni, da poco sono forti anche di un accordo quadro che li unisce in azione comune avendo come priorità quella di assistere le imprese nella loro trasformazione digitale.