Mauro Viscardi, Open Innovation Manager
La situazione è sotto gli occhi di tutti. Noi ci imbattiamo in consegne slittate a una ventina di settimane, principalmente per materiale elettrico ed elettronico; se non addirittura nell’impossibilità di ricevere reali previsioni di consegna, lasciandoci nell’incertezza. Prezzi in aumento consistente, fino al 20-30% per materiali ferrosi. E per quanto affermano i Technology Provider leader dell’Automation sembra che il 2022 prospetti scenari anche peggiori. Cosberg si è mossa in anticipo, riprogrammando gli approvvigionamenti, con stock preventivi o ordini aperti. Soluzione che, oggi, ormai adottata su larga scala, è destinata a produrre ulteriore saturazione del sistema. La costruzione di macchine per assemblaggio ci consente di attingere da tecnologie diverse, ma la globalizzazione del fenomeno ha di fatto annullato questo vantaggio. Puntiamo quindi sulla flessibilità ormai quotidiana, gestendo priorità e ripianificando costantemente lo stato avanzamento lavori.
Virginia Buelli, responsabile acquisti
Nell’arco di pochi mesi abbiamo assistito al quadruplicarsi dei lead time di consegna di cavi, connettori, schede elettroniche, componenti elettromeccanici e carpenterie. Questi componenti sono fatti di plastica, poliuretano, rame, acciaio, tutte materie prime che scarseggiano e che quindi hanno subito e continuano a subire anche una forte tensione dei prezzi al rialzo. Questo contesto fortemente critico impone a tanti di ripensare i modelli di approvvigionamento passando da acquisti sul venduto ad una attenta pianificazione delle entrate delle materie prime e dei componenti. Pianificazione che, mai come in questo contesto di aumento della domanda e scarsità di materie prime, deve essere necessariamente di medio lungo termine. Il nostro Ufficio Acquisti da tempo è abituato a pianificare con anticipo i materiali ad alta e media rotazione e questo ci ha sicuramente aiutati a tamponare alcune situazioni critiche. A maggior ragione, oggi, programmiamo le entrate dei materiali in maniera ancora più spinta emettendo ordini per molti dei nostri componenti con entrate pianificate fino a tutto il 2022. E’ chiaro che per fare questo l’azienda deve essere disposta a rischiare sui numeri e deve avere alle spalle una buona solidità finanziaria per permettersi di aumentare i livelli di stock. In questo contesto diventa fondamentale il lavoro dei commerciali nel costruire un rapporto di collaborazione e trasparenza con i clienti finali che devono essere disposti a condividere i loro piani produttivi a lungo termine. Ci sono casi, tuttavia, in cui anche la pianificazione non risulta essere sufficiente ad evitare problemi, i costruttori infatti, per effetto di una domanda a dir poco eccezionale, hanno accumulato ritardi di parecchi mesi nell’evasione degli ordini e il tempo di smaltimento di questi ritardi si aggiunge ai lead time di consegna già di molto dilatati per l’arrivo a singhiozzo delle materie prime. In queste situazioni, quando anche la pianificazione non si è mostrata sufficiente ad evitare problemi, siamo ricorsi e ricorriamo alla ricerca dei componenti critici sul mercato globale, le piattaforme internazionali di incontro tra venditori ed acquirenti ci hanno dato notevoli aiuti nel risolvere alcune situazioni particolarmente critiche. Ci siamo trovati, ad esempio, ad acquistare connettori nel Far East, negli USA e talvolta in Giappone. Questo tuttavia, se da una parte consente di risolvere un problema di approvvigionamento, nella maggior parte dei casi genera extra costi importanti sia per il maggior prezzo dei componenti acquistati in emergenza che per i notevoli costi logistici dovuti al trasporto da paesi spesso molto lontani. Nonostante questo, il nostro obiettivo principale resta quello di minimizzare i disagi ai nostri clienti, da qui la ricerca di componenti letteralmente in giro per il mondo. Il problema del rincaro dei prezzi poi, non è affatto secondario rispetto a quello delle consegne, le nostre distinte base infatti, realizzando assiemi spesso anche molto complessi, sono composte da centinaia di componenti la maggior parte dei quali ha subito notevoli aumenti dall’inizio dell’anno ad oggi, fondamentale diventa quindi analizzarne l’impatto sul prezzo dei prodotti finiti e, quando è necessario, adeguarne il prezzo di vendita. Lo scenario del mercato non accenna purtroppo a migliorare, i segnali che ci arrivano da più parti ci fanno pensare che i mesi che ci attendono da qui alla fine del 2021 saranno i più critici. I problemi di shortage e la volatilità dei prezzi tuttavia non ci abbandoneranno almeno fino a tutto il primo semestre del 2022. La paura è poi che, quando la domanda comincerà inevitabilmente a decrescere, la frenata potrebbe essere davvero brusca.
Alessandro Ferrari, CEO
Molti sono i settori in sofferenza causa COVID-19 che intersecano le nostre linee di approvvigionamento. Oltre ai più noti (tutte le tipologie di hardware e semiconduttori)ì dobbiamo necessariamente evidenziare fortissimi rallentamenti nell’espletamento di adempimenti governativi (ENAC / Ministero dello Sviluppo Economico – Comunicazioni) per l’ottenimento di autorizzazioni / concessioni governative indispensabili alla attivazione di servizi di connettività Internet basati su ponti radio. Fin dalle prime settimane dello scorso anno abbiamo avuto il sentore di cosa stava accadendo ed abbiamo agito principalmente su tre direttrici: (a) ampliare il portfolio di fornitori aumentando le giacenze di apparati (in particolar modo teste di trasmissione radio) per poter mantenere le attività di installazione operative, (b) attingere laddove possibile a tecnologia refurbished per sopperire eventuali momentanee carenze o ritardi nelle consegne per poi procedere alla sostituzione con apparecchiature nuove appena disponibili, (c) anticipare considerevolmente la richiesta di concessioni governative (anche solo a fronte di un progetto di fattibilità) e applicare in modo puntuale le decorrenze termini che la legge concede.
Fabrizio Mazzoleni, Sales & General Manager
Dove il contesto commerciale non ci ha permesso di aumentare lo stock per tempo, l’incertezza del prezzo e soprattutto della disponibilità della lamiera è stata affrontata coinvolgendo il cliente affinché approvasse l’utilizzo di materiali succedanei, ad esempio lamiere a differente spessore e/o qualità. Operare con scorte tanto limitate ci ha costretto a diminuire il volume del lotto minimo, aumentare il numero di set up e i costi; per questo abbiamo anticipato un investimento in automazione per migliorare la nostra elasticità e cambiato il sistema gestionale con uno più moderno, capace di controllare meglio i costi e la filiera. Ponendo uno sguardo al prossimo futuro, e considerando appunto ciò che sta avvenendo nei mercati globalizzati, possiamo dire che le caratteristiche distintive dello scenario non potranno mutare a breve: certamente dovrebbe accelerare il processo di rientro di alcune produzioni delocalizzate in altri continenti e soprattutto aumenteranno tutti i sistemi di controllo della supply chain. Il prezzo della lamiera potrebbe scendere ma non tanto repentinamente quanto è cresciuto e comunque si stabilizzerà su prezzi piuttosto alti, almeno per alcuni anni.
Paolo Maffeis, Direttore Acquisti
Pierluigi Gritti, Air Separation Unit and LNG Division Director
Lo scenario di mercato in cui SIAD Macchine Impianti opera è quello della fornitura di impianti chimici e di gruppi di compressione ingegnerizzati, progettati e costruiti su commessa in base alle specifiche esigenze dei clienti in ogni parte del mondo. Poiché si tratta di investimenti piuttosto significativi per i nostri clienti la definizione tecnica e la contrattazione possono durare parecchi mesi (in alcuni casi anche più di 1 anno) ed è sempre difficile chiedere aumenti di prezzo quando si è nella fase finale di negoziazione. Oltre al tempo lungo di definizione dei contratti si deve aggiungere anche il fatto che i tempi di consegna dei nostri impianti variano da 7 a 14 mesi (e in alcuni casi anche oltre) e alcuni componenti fortemente customizzati possono essere acquistati solo dopo essere stati definiti nei dettagli dall’ingegneria, cosa che avviene dopo un tempo certo non breve. Inoltre, anche i fornitori sono dislocati in ogni parte del mondo, dagli Stati Uniti alla Cina, oltre che in Europa. È facile quindi comprendere come per noi oggi la grossa difficoltà è data dal fatto che tra l’offerta al cliente e gli ordini fatti ai fornitori intercorre un tempo molto lungo in cui le ipotesi iniziali possono diventare non più valide in una situazione di volatilità dei prezzi delle materie prime e dei trasporti e di indisponibilità dei materiali e rallentamenti nei trasporti internazionali. In questo contesto stiamo cercando di reagire su più fronti: coinvolgendo i clienti nelle trattative finali (cosa sempre piuttosto difficile), coinvolgendo i nostri fornitori, rivedendo alcuni criteri di progettazione e intensificando lo scambio di informazioni in tempo reale tra le funzioni vendite e acquisti per condividere strategie ad hoc applicabili caso per caso. Cerchiamo di coinvolgere i clienti attraverso una riduzione della validità delle offerte oppure indicizzando le stesse al costo della materia prima anche se questa seconda soluzione non sembra essere facilmente applicabile perché i clienti preferiscono un contratto con prezzo fissato. Sul fronte fornitori stiamo cercando di ampliare il parco fornitori e offerte per avere una maggiore possibilità di negoziazione e per ogni adeguamento dei prezzi condividiamo con i fornitori il breakdown dei costi dei singoli componenti per limitare l’aumento solo a dove è necessario. Inoltre, condividiamo con la nostra Supply Chain le offerte con maggior probabilità di successo per anticipare l’acquisto del materiale base. Al fine di mitigare insieme i rischi stiamo anche intensificando il coinvolgimento dei fornitori dei componenti più strategici attraverso il concetto di “Win to Win” mediante Letter Of Intent con prezzo chiuso prima della nostra negoziazione finale con il cliente. Dal punto di vista dell’ingegneria questa situazione può anche essere vista come l’occasione per rivedere le specifiche tecniche di acquisto nell’ottica di una riduzione dei costi e di una ricerca di soluzioni più facilmente reperibili sul mercato. Per quanto riguarda infine l’aspetto dei trasporti stiamo rivedendo la nostra Supply Chain perché le forniture dai paesi low cost (in primis Cina) stanno adesso diventando meno competitive a seguito del notevole aumento dei prezzi dei trasporti internazionali. Un’altra azione che stiamo introducendo è quella di non dare al cliente una resa unica in Italia ma più rese in varie parti del mondo in modo che non vengano moltiplicati i trasporti (anziché avere il doppio trasporto da fornitore a Italia e da Italia a cliente avere solo il trasporto da fornitore a cliente).