Nell’interessante repertorio che caratterizza le tematiche dei “progetti condivisi” Intellimech 2019, un posto di rilevo occupano certamente lo sviluppo dei protocolli IoT e le nuove prospettive nei sistemi di visione applicati alle esigenze delle filiere della Fabbrica Intelligente, dalla produzione alla logistica. Due temi che si pongono al centro dello sviluppo della ricerca applicata e del dibattito nelle imprese, come ha dimostrato anche la partecipazione al pomeriggio Intellimech dello scorso 6 giugno, ospitato dall’azienda Giovenzana. Le relazioni presentate, e commentate con puntuali osservazioni da parte dei presenti all’incontro, hanno evidenziato come nell’ampio ventaglio delle tecnologie chiave della Fabbrica Intelligente, i protocolli IoT rappresentano uno dei cardini fondamentali per intensificare nel modo più efficace l’evoluzione 4.0, in quanto si collocano come asse centrale sul quale si posizionano i linguaggi del rapporto uomo-macchina, macchina-macchina. Il loro sviluppo è inoltre direttamente connesso con l’ambito del machine vision, che a sua volta coinvolge i sistemi di gestione delle conoscenze aziendali e dei dati generati tramite IoT.

L’organizzazione del pomeriggio Intellimech in Giovenzana ha permesso di passare subito ad un confronto diretto fra teoria e prassi, in virtù del fatto che l’azienda che ha ospitato l’incontro è all’avanguardia in molteplici aspetti di sviluppo tecnologico trattati durante l’incontro. “Il pomeriggio Intellimech che abbiamo avuto il piacere di ospitare, – afferma Yuri Comi, R&D Manager di Giovenzana – ci ha fornito ulteriori stimoli a muovere la nostra realtà verso il futuro. Prima di tutto, quindi, ringraziamo i partecipanti. Riteniamo che questi momenti di dialogo evidenziano ogni volta come le eccellenze possano cooperare e collaborare. In mercati sempre più competitivi, questa condivisione è molto importante, anche e soprattutto per fronteggiare chi invece sembra puntare solo ad interessi del momento senza una visione comune di progresso economico e quindi sociale. Mi esprimerò in modo chiaro: diversi settori manufatturieri, purtroppo, sono cannibalizzati da chi senza scrupolo plagia fatiche e investimenti altrui. Sono consapevole di aver fatto una definizione forte, ma per chi investe enormi risorse in R&D è alquanto mortificante vedere come spesso la competizione è falsata prima ancora di arrivare sul mercato. In Giovenzana continuamo però a credere che impegno, sacrificio e passione per l’innovazione possano fare la differenza ed essere chiavi indispensabili per il successo. In questa visione il rispetto per chi lavora con noi è un altro elemento fondamentale, uno dei segreti di una storia famigliare lunga tre generazioni. Pensiamo ad esempio all’ambiente di lavoro: la seconda casa dove passiamo buona parte della nostra esistenza, tutte le sedi della nostra società sono pensate e progettate per ricreare un ambiente piacevole che rispecchi la cultura estetica della famiglia Giovenzana. Le aree attigue ai reparti produttivi sono ricche di verde, con piante che crescono con noi, come a testimoniare la nostra missione, crescere e dare frutto. In Giovenzana un’attenzione particolare viene dedicata al benessere psicofisico di lavoratori, ecco perché sono presenti palestre per
il fitness e piscine riscaldate. Facciamo rientrare in una logica di condivisione anche il termine innovazione: concetto che spesso spaventa per la paura del cambiamento.

Da diversi anni combattiamo questa sfida convinti che il sinonimo di innovare sia migliorare costantemente, aprire la mente con nuovi stimoli e obbiettivi. Negli ultimi anni abbiamo depositato diversi brevetti, frutto dell’ingegno dei nostri ragazzi che quotidianamente si prodigano nel trovare soluzioni innovative che permettono di competere con colossi internazionali. Tante novità e investimenti nell’anno in corso, dove abbiamo inaugurato il secondo polo produttivo in terra ungherese, ubicato a pochi chilometri dalla splendida Budapest. Un particolare affetto ci lega a quella terra e alle sue maestranze, con loro abbiamo condiviso il grande dolore della prematura scomparsa del nostro collega e amico Roberto, agli albori del nuovo millennio fu artefice e partecipe creatore di ciò che ora è un sito produttivo con circa 130 addetti, grazie al Suo impegno e all’incessante lavoro, possiamo oggi gioire dei traguardi raggiunti e di quelli che verranno, grazie ancora Roby non ti dimenticheremo mai, sarai sempre nei nostri cuori. Inoltre 10 mesi di lavori frenetici e ininterrotti, hanno dato vita al nuovo magazzino automatico ubicato presso la sede storica di Santa Maria Hoè, The Magic Box, come ci piace chiamarlo. Il nuovo impianto multipiano consente di stoccare circa 2000 posti pallet, permettendo di mantenere ordine, pulizia e tempi rapidi di reazione alle esigenze del mercato. Tecnologia unita alla passione per il lavoro sono indispensabili per raggiungere l’obbiettivo che rimane sempre lo stesso da 67 anni: crescere con un’etica che avvicina persone e natura”.