Fin dalla sua fondazione, nel 1990, la vision di Comac poggia su due parole chiave: miglioramento continuo e customer focus, ossia estrema attenzione ai bisogni di ogni singolo cliente. Grazie a queste qualità, l’azienda, che attualmente conta cinque sedi produttive a Bonate Sotto (BG) e circa 160 collaboratori, si è evoluta nel tempo fino a diventare quello che rappresenta oggi: una delle più importanti realtà mondiali nel settore degli impianti automatizzati per l’infustamento – di cui Comac è riconosciuta leader – e l’imbottigliamento di birra e bevande. Per stare al passo con i cambiamenti di un mercato sempre più globalizzato ed esigente, offrendo un prodotto di qualità a realtà anche molto diverse tra loro per cultura e dimensioni (dalle craft breweries artigianali fino ai grandi impianti delle multinazionali, nei cinque continenti), la tecnologia è un fattore fondamentale, su cui l’azienda investe con convinzione. In quest’ottica l’approdo nel Consorzio Intellimech – formalizzato a partire da febbraio – è stata una scelta naturale, come conferma Daniele Gotti, Operations Manager di Comac.

Come avete conosciuto il Consorzio Intellimech e quali sono le ragioni che vi hanno condotto ad aderire?

Abbiamo avuto la possibilità di partecipare ad alcune assemblee del Consorzio Intellimech dal 2018 attraverso la collaborazione con Confindustria. Ascoltando i temi delle discussioni, relative all’analisi e all’implementazione delle nuove tecnologie emergenti, abbiamo capito che scambiando esperienze e know- how con altre aziende del territorio, anche se provenienti da ambiti diversi, possiamo accelerare i processi di innovazione.

Cosa vi aspettate a breve-medio periodo dalla partecipazione al Consorzio? Avete dei progetti o delle proposte che intendete sviluppare?

Ci aspettiamo di capire quanto sono mature le applicazioni di robotica collaborativa, riconoscimento delle immagini e analisi dei dati nell’ambito manifatturiero. In particolare, vorremmo sviluppare un sistema di riconoscimento della morfologia del fusto attraverso la realtà aumentata, in modo da poter verificare in tempo reale eventuali difetti che possano compromettere la qualità del prodotto che viene immesso durante le fasi di lavaggio e riempimento.

Quale è il vostro scenario di impegno nell’ambito della smart manufacturing? Quali sono gli elementi di innovazione 4.0 che avete già adottato o dove volete puntare?

Nell’ambito smart manufacturing abbiamo evoluto i processi aziendali, cercando di applicare l’innovazione a tutti i livelli dell’organizzazione. Per esempio, digitalizzando la raccolta dei dati, tipizzando le commesse, imputando le attività lavorative quotidiane a sistema, implementando il nuovo ERP (SAP), creando un configuratore di prodotto e utilizzando un sistema di business intelligence per avere dei report sempre aggiornati.

Come le prospettive della Fabbrica Intelligente possono coinvolgere il vostro lavoro e il dialogo con i vostri clienti-fornitori?

Il rinnovamento verso una prospettiva di Fabbrica Intelligente, per noi, ha già portato diversi vantaggi, fra cui spiccano migliore coordinamento, ulteriore spazio alla personalizzazione dei prodotti, miglioramento della qualità, diminuzione degli errori nelle fasi di produzione, non ultimi risparmio energetico e maggior produzione in minor tempo. La combinazione di tutti questi fattori, come se fossero le tessere di un puzzle virtuoso, porta ad una maggiore soddisfazione del cliente e a una sinergia più forte con i fornitori: a proposito di questi ultimi, in particolare, la piattaforma IUNGO ci consente di essere sincronizzati sui fabbisogni e sulle consegne.

Avete condotto o avete in essere altre iniziative di collaborazione con realtà di R&D (università, enti, istituzioni imprenditoriali, etc.) sul tema del 4.0?

Tramite le università, studi di progettazione e consulenti, abbiamo collaborato per sviluppare prodotti (relativi al tema 4.0), al fine di attingere a quelle competenze che ancora non avevamo in azienda, sia in termini di sviluppo di prodotto, che di sviluppo di processi aziendali.

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