Sig. Hermle, Balluff si descrive come uno specialista in automazione. Può spiegare brevemente come ha iniziato l’attività l’azienda? Cosa sta facendo Balluff oggi?

Balluff è stata fondata quasi 100 anni fa come negozio di riparazioni di biciclette. Da questi inizi Balluff si è sviluppata in un’azienda di componenti meccanici di precisione,tornitiefresati.Unavolta l’attrezzo da cucina per fare i famosi “Spätzle” svevi era parte del nostro portfolioprodotti.Neglianni ’50,l’azienda è entrata nel settore dell’elettromeccanica. Oggi l’automazione industriale attraverso soluzioni sensoristiche, di identificazione e di network rappresenta la nostra competenza essenziale o, per dirla in maniera più semplice: generiamo, trasportiamo e processiamo dati mettendo in comunicazione le linee di produzione tra di loro e con i prodotti, prima durante e dopo la lavorazione di oggetti semplici o di sistemi complessi.

In Balluff, l’innovazione è già parte dello slogan aziendale “Innovating Automation”. Cosa intendete con questo?

L’innovazione è un fattore di successo centrale per noi. Senza innovazione costante, perderemmo quote di mercato nel giro di pochi anni, in un contesto competitivo nel quale le cose stanno cambiando rapidamente. Ma noi non vogliamo solo stare al passo. Noi ci consideriamo “pionieri dell’automazione” –e se si vuole essere pionieri, non si può semplicemente andare da qualche parte, bisogna essere “pacemaker”.

Che influenza ha la cultura corporate sul tema dell’innovazione?

Prima di tutto, abbiamo una cultura che accetta gli errori. Chiunque voglia essere creativo deve avere il permesso di fare errori! Ovviamente è importante imparare da questi errori. In secondo luogo, crediamo anche nell’apertura. Cerchiamo di essere all’altezza di questo valore con gerarchie piatte e un intenso dialogo tra gli impiegati, i tecnici e managers a tutti i livelli. Scambiare diversi punti di vista e sforzarsi di crescere come squadra sono il cuore della nostra filosofia corporate. Che si tratti di un manager, di un tecnico esperto o di un operaio, ogni dipendente può contribuire con le proprie idee, a prescindere dalla propria posizione. Questo favorisce il coinvolgimento di ogni singolo dipendente e ci consente di creare soluzioni eccellenti per i nostri clienti.

Parole chiave importanti: Digitalizzazione e IIoT. Come sta al passo con questi temi, Balluff? Cosa offre Balluff ai suoi clienti in questo contesto?


L’IIoT si basa sul fatto che si possano prendere decisioni migliori con le giuste informazioni. Questeinformazionisono disponibili attraverso i dati generati dai nostri sensori. Questo è il primo e probabilmente il più significativo contributo che possiamo dare come azienda. La qualità dei dati e l’affidabilità degli stessi sono pienamente in sintonia con il nostro concetto di qualità. Per trasformare i dati in informazioni e renderli facilmente accessibili, forniamo ai nostri clienti prodotti software di semplice utilizzo che trasformano un semplice sensore in una soluzione. Per essere in grado di offrire tali soluzioni, è essenziale che hardware e software siano strettamente collegati. Per questa ragione, ad esempio, abbiamo integrato iss innovative software services nel Gruppo Balluff nel 2017 per rafforzare la nostra competenza in digitalizzazione e software.

Quali sfide vede nell’area IIoT?

Ho l’impressione che digitalizzazione ed IIoT abbiano condotto a rapide modifiche ed accresciuto impeto nel mercato. Per questa ragione, l’apertura guida il nostro pensiero e la nostra azione. Specialmente nell’ambiente IIoT, bisogna essere aperti a nuove tecnologie, partner e standard. In Balluff, crediamo davvero che in un mondo altamente connesso, approcci da solisti siano destinati a fallire nel lungo periodo. Per questo facciamo affidamento su un ecosistema aperto che metta insieme tutti i partecipanti rilevanti del mercato. Una soluzione di piattaforma aperta, standard aperti e la necessaria apertura verso le nuove tecnologie creano il maggior beneficio possibile per i nostri clienti. A questo fine, coinvolgiamo costantemente partners nello sviluppo, perché qualunque ulteriore prospettiva conduce ad una soluzione migliore. Il futuro dell’IIoT pertanto dipende da quanto cooperiamo con successo con partner strategici in un ecosistema olistico. Nessuna azienda può far questo da sola, IIoT è sempre una partnership.

Quale divisione Balluff è cambiata di più negli ultimi anni come risultato della digitalizzazione?

Il nostro processo produttivo. Qui abbiamo applicato la nostra visione di una produzione digitalizzata in azienda: l’automazione industriale è sempre basata sui processi esistenti. Processi inefficienti e difettosi restano processi inefficienti e difettosi e la digitalizzazione non cambia la situazione. Abbiamo pertanto applicato dapprima un progetto lean. Le nostre soluzioni IIoT si sono poi basate su questi processi lean. Abbiamo combinato i nostri sforzi nel campo di ottimizzazione di processo e digitalizzazione internamente nel programma “Lean & Digital Transformation”. Il grado di trasparenza che abbiamo ottenuto per la nostra produzione dimostra quanto potenziale ha la digitalizzazione della produzione. Vogliamo dimostrarlo anche ai nostri clienti e supportarli nel loro percorso verso la loro Smart Factory. Tutti i nostri dipendenti si dedicano al meglio ai nostri clienti. Un’ottima occasione nella quale possiamo dimostrare quello che siamo in grado di fare nel vostro stabilimento è la 9° SPS Italia a fine maggio 2019 e vi invitiamo a visitare il nostro stand (Pad. 3 – Stand G010) ed entrare in contatto con noi.

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