INTELLIGENZA ARTIFICIALE E ANALISI DEI DATI
Una attività importante del progetto analisi dati è stata quella di progettare e sviluppare un tavolo di lavoro tra le imprese di Intellimech. Il tavolo di lavoro è stato ideato per favorire il dialogo tra i soci in merito alla tematica dell’analisi dei dati e, più nello specifico, alle fasi che concorrono allo sviluppo completo di un progetto di Analytics, dalla fase di acquisizione a quella di elaborazione e presentazione dei risultati. L’attività è stata strutturata in due fasi; la prima fase, di raccolta di informazioni, è stata sviluppata da una parte organizzando una riunione durante la quale alcune aziende hanno portato la loro esperienza aziendale e dall’altra mappando tramite questionario il livello di maturità dei soci in merito all’analisi dei dati. I driver di mappatura utilizzati sono due: da un lato la “capacità attuativa” che comprende: esperienze pregresse, progetti futuri e skill interne; dall’altro il “potenziale” rappresentativo, invece, della propensione della azienda all’investimento e dalla presenza di una struttura interna, tecnologica e non, adeguata allo sviluppo di nuovi progetti di innovazione. A conti fatti, le aziende di Intellimech sono inquadrabili in 3 macro-gruppi distinti: le aziende di tipo A (gli Innovators) sono leader di mercato, precorritrici di nuovi pilot e hanno compreso appieno le potenzialità della tecnologia. Le aziende di tipo B sono oggi nel mainstream di adozione e cercano di adattarsi al mercato e alla concorrenza comprendendo i benefici della tecnologia ma senza averne però una visione completa. Le aziende di tipo C sono tipicamente scettiche e poco propense al cambiamento, ancora focalizzate sul costo e non sui benefici e tendenti ad adottare la tecnologia solo per necessità (es. nuove normative). Il panorama del Consorzio vede una forte predominanza di aziende di tipo B con code sul tipo A e sul tipo C. Interessante è stato notare come dal punto di vista del driver “capacità attuativa” il livello delle aziende di Intellimech è generalmente alto, simbolo di propensione all’innovazione e al cambiamento. L’evento di presentazione dei risultati è stato molto partecipato e i riscontri, oltre ad essere interessanti, hanno creato dei momenti di crescita reciproca permettendo alle aziende di tipo B di comprendere alcuni spunti di cambiamento proposti dalle aziende di tipo A, medesima cosa per le aziende di tipo C guidate da quelle di tipo B. In generale sono emersi molti gli aspetti da considerare in un percorso di cambiamento, per citarne alcuni: come, dove e quando trovare le skill adeguate a sviluppare un progetto; quali fattori considerare prima di avviare una attività di analisi dati; in che modo coinvolgere gli stakeholder; quali best practice adottare e altro ancora.
I prossimi mesi di progetto vedranno la conclusione e infine la presentazione dei casi di studio oggetto delle attività “pratiche” del progetto: due casi di studio vertono sull’utilizzo di sistemi di visione e di R-CNN per il picking di oggetti e per il controllo qualitativo di un processo di assemblaggio, i restanti due sull’utilizzo di tecniche di machine learning per la diagnostica e la manutenzione predittiva di rulli e di telai.

DIGITAL TWIN
Il progetto digital Twin è articolato in due attività parallele; la prima, in realtà già conclusasi un paio di mesi fa, è relativa allo scouting tecnologico all’interno del mondo dei digital Twin. La seconda attività, ancora in essere, è legata allo sviluppo di un dimostratore della tecnologia all’interno del laboratorio SMILE nel Kilometro Rosso. Lo scouting tecnologico, presentato ai soci durante uno degli ultimi pomeriggi Intellimech, ha proposto una carrellata di applicazioni industriali preceduta da una introduzione di tipo tecnico. Le applicazioni industriali portate in dote sono state raggruppate secondo una dicotomia “accademica”. Il primo gruppo è quello delle applicazioni di tipo “Digital Model” in cui è predominante la rappresentazione digitale di una macchina o di un impianto e non il suo dialogo con l’asset reale. Il secondo gruppo, quello dei “Digital Shadow”, è rappresentato dalle applicazioni in cui il modello digitale comunica con la controparte reale scambiando informazioni in maniera unidirezionale, ne sono esempi classici i sistemi di AR/VR oppure i modelli di ottimizzazione avanzati che supportano l’uomo nella pianificazione della produzione sfruttando lo stato dell’impianto istate per istante. L’ultimo gruppo, quello dei “Digital Twin” in senso stretto, potenzia questo concetto sostituendo l’attuazione umana con una di tipo automatico all’interno del processo decisionale. Come vi scrivevo nel primo numero di quest’anno il concetto di “Digital Twin” viene ancora confuso o assimilato al concetto di Digital Model motivo per cui abbiamo deciso di tenere questa suddivisione sempre in evidenza. Lo scouting tecnologico è voluto entrare più nel dettaglio dei Digital Twin in quanto meno noti e meno diffusi. In parallelo si sta sviluppando un dimostratore della tecnologia all’interno del laboratorio Smile di Kilometro Rosso; il progetto vede coinvolti i ricercatori di Intellimech insieme a studenti ITS e a studenti dell’Università degli studi di Bergamo. Il team di lavoro ha dapprima sviluppato un modello digitale di una linea dimostrativa per poi ipotizzarne scenari di miglioramento; scenari che sono poi stati testati in termini di performance direttamente sul modello digitale. Il progetto vuole ora coniugare il tema dei digital twin con quello delle tecnologie AR/VR investigando, sempre in termini dimostrativi, le modalità di creazione di scenari di “immersive experience” partendo da un digital model ed evidenziandone obiettivi raggiungibili, costi e tempi di sviluppo.

5G
L’interesse espresso dai soci ad inizio anno in merito alla tematica del 5G è più legato ad un’attività di comprensione della maturità della tecnologia. Aspetto essenziale della nostra indagine è stato quindi lo status quo delle infrastrutture e delle applicazioni. Nonostante la tecnologia 5G stia prendendo ormai piede nella nostra quotidianità, applicazioni industriali concrete di 5G private sono tutt’altro che diffuse. Dopo un primo confronto con gli esperti di settore possiamo affermare con una certa sicurezza che, almeno a livello italiano, non esistono ancora dei PoC industriali nel senso stretto del termine (con infrastruttura proprietaria). I risultati dello scouting non sono ancora stati presentati alle aziende ma l’attività di analisi della tecnologia è ormai completata; l’analisi si è principalmente soffermata su quegli aspetti tecnici, non di dettaglio, volti a dare evidenza del “perché” più che del “come” questa tecnologia possa effettivamente cambiare in molti contesti il modo di vedere l’interconnessione di macchine ed asset industriali. Sono state analizzate le caratteristiche uniche del 5G ed è stato trattato l’aspetto architetturale della rete nonché lo status quo delle release della tecnologia attualmente disponibili. Oltre a tali risultati durante il pomeriggio Intellimech verrà fornita una panoramica completa a livello applicativo della tecnologia.

AR/VR
L’emergenza globale dello scorso anno ha sicuramente dato un contributo importante all’evoluzione delle tecnologie AR/VR e alla loro diffusione. I device diventano sempre più avanzati rendendo l’esperienza sempre meno “alienante” ed adatta ad un suo impiego massivo. Sotto questo punto di vista, durante lo scouting, è stato esplorato il vasto mercato dei vendor; il mercato volge rapidamente a maturità e conseguentemente l’offerta risulta oggi ben differenziata con player che variano da una fascia di device entry level fino ad arrivare a HMD (Head Mounted Display) decisamente molto costosi. Gli aspetti applicativi variano ovviamente di pari passo; lo scouting è partito dunque dalla suddivisione delle tecnologie per fascia di prezzo e dal successivo dettaglio per ciascuna fascia di prezzo delle caratteristiche distintive e degli ambiti applicativi di riferimento. L’attenzione, infine, si è spostata su una tematica particolarmente interessante per i soci, ovvero quella della co-progettazione e del co-design. Si è pensato di effettuare uno scouting tecnologico di dettaglio su soluzioni di questo tipo ma con caratteristiche di “plug and play”. Uno dei problemi più sentiti a livello industriale riguarda infatti i costi e i tempi di realizzazione di progetti AR/VR. Si è deciso quindi di cercare soluzioni che, a scapito magari di qualche funzionalità avanzata, possano rappresentare per le imprese uno strumento fruibile fin da subito e a costi ridotti. Sono state trovate diverse soluzioni che in maniera veloce consentono di creare semplici realtà immersive; per la maggior parte sono strumenti di co-design o di supporto remoto dove è possibile lavorare sul medesimo modello digitale condividendo documenti o istruzioni operative tramite GUI semplici ed intuitive.

CYBERSECURITY
Il vasto mondo della cybersecurity è stato trattato, come da richiesta della maggior parte dei soci, “a volo d’uccello” mediante due pomeriggi formativi, a cui ne seguirà un terzo nel mese di novembre. La formazione è stata condotta in primis dai ricercatori Intellimech che hanno presentato le basi necessarie a comprendere l’intervento, in seconda battuta, dagli esperti esterni; in particolare è stata coinvolta una divisione del gruppo Sorint (di cui il socio Sorint.tek ne è una Business Unit) specializzata sul tema.
L’intervento di Intellimech è stato mirato alla formazione generale in merito agli aspetti più importanti della tematica, ovvero: le principali minacce e vulnerabilità, le contromisure ed i meccanismi di sicurezza, le tipologie di attacchi ed i sistemi crittografici. Gli esperti esterni hanno invece approfondito argomenti molto attuali quali il rapporto tra Intelligenza artificiale e Cybersecurity oppure l’impatto del Covid per la sicurezza informatica delle aziende; il telelavoro, infatti, se da una parte ha consentito di mantenere attiva la comunicazione tra i colleghi e quindi di dare continuità al business, dall’altra ha aperto nuovi canali e nuove minacce informatiche. L’attività formativa si concluderà con un ultimo intervento in merito al rapporto tra cybersecurity e IoT; la tematica è molto attuale poiché la proliferazione di device intelligenti ed interconnessi da un lato apre le porte a nuove opportunità e applicazioni industriali ma dall’altro apre anche nuovi canali e possibili punti di intrusione.