“Dalle Fiere di settore alle mission di sistema, a caccia di idee. È questo il passaggio che si prospetta per molte piccole e medie imprese, interessate sempre più a raccogliere stimoli e ispirazione anche fuori dai loro stretti canali di approvvigionamento”.

Il vicepresidente di Confindustria Bergamo per l’innovazione Alberto Paccanelli così commenta un recente trend che sta coinvolgendo le aziende del territorio, anche dall’osservatorio del Digital Innovation Hub Bergamo. Alla base dell’innovazione c’è infatti molto spesso non tanto uno spunto prettamente tecnologico, ma soprattutto un approccio libero, lontano dagli schemi abituali di pensiero. Così accanto al tradizionale interesse per gli eventi di settore, sia nazionali che internazionali, sta crescendo una visione più generalista.

La TechMission di Las Vegas di gennaio 2019 di Confindustria Lombardia e del Consolato Americano di Milano, a cui hanno partecipato anche Confindustria Bergamo e alcune imprese del territorio, è in questo senso indicativa di una tendenza in atto. Si tratta di un appuntamento collaudato e di grande impatto, già calendarizzato anche per il 2020, che unisce la partecipazione alla più importante fiera dell’elettronica, il Ces, Consumer Elettronica Show, a incontri mirati con i protagonisti mondiali dell’innovazione, con la possibilità di fare networking anche fra i partecipanti. Al Ces di quest’anno i temi clou sono stati il 5G, l’accoppiata fra l’intelligenza artificiale e la robotica, la realtà aumentata e tutto il mondo delle automotive. Un modello di successo che verrà ora riproposto anche nella prossima TechMission in Cina, in programma dall’8 al 17 giugno, con tre tappe fra Pechino, Shanghai e Shenzhen, e nella missione di Confindustria Bergamo in Israele in autunno, con tappe a Tel Aviv e a Gerusalemme. In entrambe le missioni si punterà a scoprire come il sistema industriale e l’intero paese stiano affrontando il passaggio alla nuova economia digitale, ad apprendere come i nuovi paradigmi tecnologici stanno ridisegnando la struttura di tutti i settori economici con effetti particolarmente rilevanti per l’industria manifatturiera e ad approfondire come le nuove tecnologie siano gli agenti di profondi cambiamenti, nei modelli organizzativi, nell’approccio al mercato e nella creazione di nuovi modelli di business. In pole position per la trasferta cinese c’è Cosberg, che studia, progetta e costruisce macchine e moduli per l’automazione dei processi di montaggio in tutti i principali ambiti dell’industria, già reduce da varie missioni negli
Usa. “Crediamo che queste iniziative di sistema siano fondamentali per le piccole imprese – sottolinea Michele Viscardi, Business Development Director – le quali generalmente non possono permettersi grandi reparti di ricerca e sviluppo. Il Ces, in particolare, al quale abbiamo partecipato in diverse edizioni, ha avuto un impatto rivoluzionario per un’azienda come la nostra, tradizionalmente orientata al business to business, e ci ha aiutato a cambiare il nostro approccio. Infatti, se lo smartphone è al centro di ogni tecnologia consumer, la stessa impostazione può servire anche per creare interfaccia uomo macchina semplici come uno smartphone.

Grazie ai confronti con le company americane si è inoltre rafforzata la spinta a un’organizzazione sempre più snella, dove l’azienda virtualmente “va avanti da sola” nella routine quotidiana, consentendo così alla componente umana di dare il suo vero e insostituibile contributo: portare idee e spunti innovativi”. Con occhi nuovi e attenti al cambiamento si guarda ora alla TechMission cinese, Paese dove “anche sulla robotica si stanno facendo passi da gigante grazie a centri di ricerca invidiabili”. Sebastiano Salvi, Amministratore Delegato di Minifaber, azienda specializzata nella lavorazione a freddo delle lamiere e nella progettazione e costruzione di stampi, reduce dalla prima esperienza americana, sottolinea la potenza di iniziative del calibro di TechMission: “Le aspettative erano molto alte e gli stimoli in effetti sono stati enormi soprattutto per un’azienda come la nostra, tradizionalmente subfornitrice. Avere la possibilità di fare networking, di cogliere il senso di esperienze anche molto differenti, sia durante la Fiera e gli incontri, sia nell’ambito di colloqui informali fra i partecipanti, ci ha permesso di dare maggiore impulso ai processi di innovazione. Fra le altre cose, stiamo pensando a come sviluppare maggiormente integrazioni di filiera anche grazie alla digitalizzazione”. In aggiunta Salvi, che ricopre la carica di Vice Presidente del Gruppo Meccatronici di Confindustria Bergamo, ribadisce la necessità di una maggiore e più attiva sponsorizzazione di queste iniziative dell’intero “sistema Bergamo”, uno dei più ricchi, frizzanti e strutturati d’Italia, affinché tutte queste opportunità siano colte con sempre più energia, coesione e convinzione.

A bocce ferme rispetto alla missione statunitense, dà un consuntivo molto positivo anche Gianni Togni, Direttore Commerciale di Automha. “Era la nostra prima esperienza al Ces – sottolinea – e l’atmosfera è stata da subito molto coinvolgente. Questa fiera rappresenta un po’ la porta del futuro, perché le innovazioni legate all’elettronica di consumo sono presenti al Ces molti mesi prima che giungano in Italia. Il nostro obiettivo era individuare tecnologie nuove per prevenire le esigenze di movimentazione del magazzino e con funzione predittiva della manutenzione. In questo senso abbiamo raccolto spunti interessanti, entrando in contatto con tecnologie non direttamente legate al nostro stretto ambito ma sfruttabili per realizzare impianti sempre più fruibili e digitali. Sicuramente ritorneremo a Las Vegas, magari con profili più direzionali che strettamente tecnici, perché non è tanto l’innovazione tecnologica in senso stretto a interessarci, ma quella a sostegno della nostra idea, che magari già esiste e deve essere solamente guardata con occhi diversi”.