Vin Service nasce da un’intuizione, diventata progetto e infine impresa consolidata: fornire vino di qualità, velocemente e a temperatura controllata tramite spillatura. Un’idea vincente condotta a partire dal 1976 dall’enologo Riccardo Guadalupi e sua moglie Daniela. Fra i primi importanti clienti l’insegna “Autogrill”, alla quale nel corso del tempo si sono aggiunti i più prestigiosi brand mondiali del settore birra e bibite analcoliche. Grazie anche ad un continuo confronto di idee e percorsi progettuali con questi gruppi multinazionali del beverage, la crescita strutturale di Vin Service è stata continua, caratterizzata anche dalla evoluzione degli stabilimenti, fino a giungere al grande complesso attualmente operativo nella zona industriale di Zanica (Bergamo). Qui Vin Service ha sede dal 1996 e qui lo sviluppo è stato caratterizzato dal concetto di innovazione continua, grazie anche ad una vera e propria passione che i fondatori hanno trasmesso ai loro figli: Giulio e Vittoria Guadalupi, oggi ai vertici dell’organigramma aziendale. “Il nostro know – how – afferma Giulio Guadalupi– è di fatto sinergico a quello dei nostri clienti. Recepiamo le loro aspettative ed esigenze, che sono profondamente legate alle evoluzioni del mercato del beverage a livello di rapporto diretto con il pubblico, e traduciamo queste esigenze in prodotti originali a livello di soluzioni tecnologiche e impatto estetico. Il nostro lavoro è basato su una vera e propria collaborazione con i clienti e non solo su una esecuzione di progetto. Vale a dire che molto spesso siamo noi a formulare proposte totalmente nuove e uniche. Questo aspetto è stato e continua ad essere determinante per invogliarci a ricercare nuove soluzioni e organizzare il processo interno verso scelte che oggi sono comunemente denominate di smart manufacturing. Siamo realmente appassionati di Fabbrica Intelligente! La nostra partecipazione al Consorzio Intellimech è parte integrante di questa volontà di non adagiarci su processi operativi che oggi potrebbero sembrare ottimali, ma forse già domani richiederanno interventi migliorativi.

Per questo mentre naturalmente siamo impegnati a servire nel modo più efficace i nostri clienti, dedichiamo risorse e investimenti costanti ad un miglioramento interno dei nostri modelli, sperimentando e poi privilegiando quello che abbiamo riscontrato essere più positivo. Sono nate così soluzioni di processo che oggi formano un valore aggiunto della nostra identità di mercato, che hanno consolidato la reputazione nei confronti di clienti internazionali che sono molto attenti alla loro immagine. Nel nostro lavoro il marketing conta, eccome! Ma non si tratta qualcosa di virtuale, ma di profondamente reale: spillare bene birra o vino è un gesto che si attua davanti al cliente finale. Dietro ogni spillatura spesso si colloca il prestigio di un grande brand all’interno dei locali. Lavoriamo su progetti di respiro internazionale, ma desideriamo essere sempre molto attenti anche al singolo locale. Abbiamo voluto in tal senso mantenere la capacità di realizzare anche piccole serie e addirittura pezzi unici. Sono un nostro vanto e ci permettono di mostrare anche ai grandi clienti soluzioni originali e innovative, che possono essere adottate poi in forme seriali. È chiaro che questo doppio percorso di offerta richiede molta versatilità e attenta pianificazione in tutta la filiera aziendale: ecco perché il rapporto fra sistemi di produzione e digitalizzazione ci interessa da sempre. Faccio solo un esempio: ogni nostro operatore di linea è dotato di un tablet che lo assiste nelle fasi di assemblaggio e avanzamento produzione, permettendo un canale di comunicazione bidirezionale tra la programmazione della produzione e l’operatore stesso. L’operatore può quindi identificare e segnalare non conformità in tempo reale, oltre a utilizzare e ricercare tutte le istruzioni di assemblaggio e i dettagli tecnici per svolgere al meglio il proprio compito. In Vin Service c’è l’IoT nelle linee di produzione, ma anche nelle colonne per la spillatura è arrivata l’intelligenza artificiale; ad esempio con un touch screen che facilita il cliente nella rilevazione di statistiche di consumi e utilizzo. Guardare al 4.0 è per noi un vantaggio sia in termini di ottimizzazione dei nostri processi, sia nella capacità di essere all’avanguardia nell’offerta. Lo facciamo con razionalità, ma anche con tanta passione. Sono convinto infatti che l’apparente contraddizione persone/macchine sia di fatto risolvibile a partire dalla consapevolezza che la tecnologia, anche la più evoluta e robotizzata, debba essere uno strumento a disposizione dell’intelligenza umana e della volontà di rendere concrete le proprie passioni. La tecnologia e la digitalizzazione sono aiuti straordinari per rendere possibile ciò che può apparire impossibile. Per noi, ad esempio, produrre colonnine con soluzioni non realizzabili senza apporti tecnologici di nuova generazione”.